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Pino Daniele Una gran brutta Epifania per l'anno che ini- zia. La mattina del 5 gennaio, la musica ita- liana affronta un pessimo risveglio. Pino Da- niele è morto. Con incredulità, rabbia, curiosità su come sono avvenuti i fatti, il tam tam dei social network si scatena a cercare spiegazioni e conforto per quel che ancora non può sembrare vero. Ma come? Fino a po- chi giorni prima lo si è visto suonare e cantare come un ra- gazzino mentre sfidava il freddo pungente del concerto di fine anno in Val d'Aosta e ora che succede? Tra le tranquille e cal- de mura domestiche il suo cuore non regge e decide di fer- marsi? Incredibile... Back Home Dopo la recente scomparsa dell’altro Pi- no, il collega e amico Giuseppe Mango, anch’egli vittima del suo cuore malato ar- restatosi proprio durante un concerto, ci si sarebbe potuti aspettare un analogo tra- gico incidente. Non è accaduto. Meglio. Questo lo ha risparmiato dallo sciacal- laggio mediatico della morte in diretta. Nonostante il lungo e stressante tour, il cuore di Pino Daniele è stato sempre pre- sente e ha funzionato alla grande duran- te i suoi concerti. Ma, come un guerrie- ro al termine della sua battaglia, strema- to sulla strada di casa, “back home”, come lui stesso ha scritto, ha de- posto l’ascia e ha salu- tato tutti. È passato a miglior vita... Che Foto di espressione ridicola. Stefano Pietrucci Per carità, lasciamo a ognuno le considerazioni sul significato religioso di questo modo si dire. Il fatto è che non si riesce proprio a immagina- re una “miglior vita” nel caso di un arti- sta come Pino Daniele. Oltre quarant’anni di carriera sempre ai vertici, più di tren- 5