In oltre vent’anni di ascolto delle esigenze e dei desideri dei chitarristi mi son fatto l’idea che la categoria più difficile da soddisfare è, quasi inspiegabilmente, quella dei jazzisti. Apparentemente basterebbe un buon suono clean; in realtà occorre che questo clean sia “incrollabile”, garantito non solo al volume d’esercizio, ma anche sotto le inflessioni dinamiche, a volte poderose quanto improvvise, del plettro o delle dita del chitarrista. Poi, è necessario che questo “jazz amp” sia leggero, compatto e facile da trasportare, perché di club in club il jazzista difficilmente può dotarsi di personale d’aiuto. Flessibilità timbrica e un buon riverbero sono auspicabili. Tutto sembra portare a un bell’amplificatore a stato solido, proprio come il nuovo Charlie proposto dalla Schertler, probabilmente l’ampli esteticamente più elegante e completo che ci sia stato dato modo di vedere su Axe...
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- Scritto da Fabrizio
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