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Luigi Valenti è un giovane liutaio che opera a Città di Castello, operosa cittadina dell’Italia centrale ben nota per le arti grafiche. Non a caso cito l’attività storica della città della Valenti Guitars, poiché la prima cosa che salta all’occhio aprendo le custodie delle due chitarre elettriche in prova, una Nebula e una Callisto a 6 corde, è il loro elegante disegno (un terzo modello disponibile è il modernissimo Pulsar, con tastiera fan fretted ed ergonomia spinta). Crescere e lavorare tra Umbria, Toscana e Romagna, non lontano da Perugia, Gubbio e Fabriano, non può non influire positivamente sul senso estetico e sulle capacità manuali di un artigiano come Valenti, il quale – a dirla tutta – ha anche interessi per la fisica e si è fatto le ossa lavorando presso un noto laboratorio inglese. Entrambi gli strumenti ci vengono consegnati corredati di una bella custodia rigida inclusa nel prezzo, con dentro strap-lock per la tracolla e un breve fascicolo con specifiche, certificato di autenticità, garanzia a vita, istruzioni per il setup e la manutenzione.

LA NEBULA

Al nome “stellare” della Nebula (nebulosa in Latino) corrisponde in qualche modo un disegno che porta il vecchio e consolidato concetto Strato dal futuro immaginato negli Anni ’50 a quello dei 2000, con uno slancio delle forme che ha dell’aeronautico e mette insieme ergonomia e soddisfazione dell’occhio. Mi gusto l’andamento delle curve delle spalle mancanti e la sottolineatura della sagoma ottenuta con una sottile laminazione tra top e fondo (dark accent)...