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A quanto sembra, alla Gibson è iniziata un’ennesima nuova era, con al timone il nuovo amministratore delegato James “JC” Curleigh, già presidente della Levi Strauss & Co. Da quanto presentato all’ultimo NAMM Show e annunciato alla stampa, è evidente il desiderio di mettere in chiaro che le cose sono cambiate, ma senza traumi, confermando l'impegno a rendere omaggio alla tradizione Gibson, senza mancare di riproporre le innovazioni utili ed eliminando quelle più controverse fra quelle introdotte da Henry Juzskiewicz. Scompaiono così i componenti elettrici su basetta, le meccaniche robot Tronical, i “finti” condensatori Bumblebee, le infinite varianti di Les Paul e le tastiere in richlite. La linea USA prevede nel 2019 modelli Classic, ispirati agli strumenti tradizionali, ma senza la fedeltà nei dettagli anno per anno prevista nei modelli Reissue, con versioni più “generiche” di Les Paul Junior, Special e Standard. Quest'ultima chitarra è ora disponibile in due versioni: 50s, con manico più spesso, finiture sunburst o Gold Top, quest’ultima con scelta di pickup humbucking o P-90, e meccaniche stile Kluson; 60s, con manico più sottile, finiture sunburst e meccaniche Grover. I pickup sono in AlNiCo 2 per le 50s, in AlNiCo 5 per le 60s...