Ecco, guardate la chitarra elettrica! È quanto ci dice dalla copertina del suo nuovo album per la Mascot Records un grande e ispirato Paul Gilbert. Behold Electric Guitar entra definitivamente nel cuore già al terzo brano, il melodico I Own A Building, che offre due chiavi interpretative del disco: l'uso frequente del bottleneck esaspera la fluidità esecutiva di Paul e ne espande l'espressività; seconda chiave, uno stile compositivo che tratta la canzone come se debba essere scritta per un cantante, con tanto di testo, tranne che alla fine a “cantare” quelle parole sarà l'Ibanez PGM del cinquantaduenne chitarrista dell'Illinois. La terza chiave del nuovo lavoro è l'intensa presenza del rock-blues in pezzi come A Snake Just Bit My Toe e Blues For Rabbit. C'è un'altra cosa: come il nuovo disco di Yngwie Malmsteen presentato nelle prossime pagine, Behold Electric Guitar è stato registrato live in studio, con il minimo di microfoni e senza sovra-incisioni. Insomma, dopo la scorpacciata di pre-produzioni più o meno elaborate dello scorso numero di Axe Guitar Magazine (con Daniele Gottardo, Ciro Manna, Christian Mascetta, Marco Sfogli) abbiamo pensato di spararci questi due assi alle prese con il solito Marshall, il solito microfono, la solita chitarra assassina e una rinnovata maturità musicale...
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- Scritto da Fabrizio
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