Quando si pensa alle Les Paul Standard del 1960, due cose vengono principalmente alla mente come tratti distintivi rispetto alle produzioni precedenti: un manico gradualmente più sottile e un sunburst più vivace, con un rosso più in evidenza e, soprattutto, più resistente alla tendenza a sbiadire nel tempo. Per quanto riguarda i manici, la sagomatura procedeva nel processo di assottigliamento iniziato dalla Gibson già nel corso del ‘59 e che sarebbe ulteriormente proseguito con quelli per le Les Paul con la nuova forma, poi note come SG, introdotte alla fine del ‘60. Su questo aspetto i pareri variano, come è normale che sia, con musicisti che lodano la comodità, soprattutto se si ama suonare parti veloci, rispetto alle più corpose versioni precedenti, per cui i manici delle ultime Les Paul con la forma originale, delle prime Les Paul/SG e delle ES-335 loro contemporanee sono considerati i migliori mai prodotti da qualunque marchio; altri preferiscono i manici del ’59, ritenendoli sufficientemente comodi e senza dubbio più confortevoli di quelli ben più massicci degli anni precedenti, ma con ancora abbastanza sostanza da contribuire positivamente al timbro e al sostegno degli strumenti. Va tenuto in considerazione che, data l’alta percentuale di lavoro manuale, c’era sempre una certa sovrapposizione di caratteristiche, con la possibilità che un manico dell’ottobre del ‘59 fosse più sottile di uno del febbraio del ‘60...
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- Scritto da Fabrizio
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