Kiko Loureiro è maestro di varie tecniche; una di queste è l’hybrid picking.
Il primo esempio consiste una serie di sestine (sottintesi gli arpeggi di Do, Re, Mib e Fa) con glissati tra le ultime due note di ciascun gruppo: consigliamo di plettrare le note sulla 3ª corda, e di utilizzare medio e anulare sulle prime due corde. Stesso procedimento nel secondo esempio, ma con quartine in tonalità di SOL.
L’uso degli arpeggi è un aspetto molto importante del playing di Loureiro. È preferita la tecnica dello sweep, ma non sono disdegnati lo string skipping, né il tapping.
Arpeggio di Domagg9.
Arpeggio di Do9.
Arpeggio di Dom9.
Arpeggio di Dom7(b5/b9).
Arpeggio di Dodim b9.
Ed ecco una sequenza di arpeggi a 4 voci.
Un tratto peculiare e sorprendente dello stile di Kiko Loureiro è l’utilizzo del tapping a otto dita, che riesce a sfruttare sia in maniera prettamente solistica (alla TJ Helmerich per intenderci) sia in stile chord-melody (alla Stanley Jordan), il tutto nella naturalezza più disarmante!
Nell’intro del brano Tapping Into My Dark Tranquillity Kiko fa sfoggio di un tapping satrianesco nell’intenzione, portato però a un livello di difficoltà superiore. Qui tutto si basa sulla forza di “martellamento” delle dita di entrambe le mani, ed è assolutamente fondamentale avere una coordinazione perfetta. Nell’esempio, le note cerchiate sono prese in tapping con la mano destra; tutte le altre note sono eseguite in hammer-on con la sinistra.
Partendo da fraseggio del brano Pau-de-Arara (da No Gravity), Kiko dimostra lo sviluppo di un lick variandone sia la tecnica d’esecuzione, sia le note.
Il fraseggio originale.
La formula trasportata in REm; da notare che rispetto al lick originale sono cambiate la suddivisione (sestine) e la tecnica (prevalentemente pennata alternata).
Stesso pattern, ma con la scala diminuita tono/semitono di DO.
E ancora lo stesso pattern, ma con la scala esatonale a toni interi!
Antonello Giliberto