CHARLIE CHRISTIAN
Alla fine degli anni ‘30 iniziò la commercializzazione delle prime chitarre dotate di magnete e dei relativi amplificatori. Questo comportò per i chitarristi la possibilità di avere un volume sonoro pari a quello dei fiati e di poter quindi fraseggiare a note singole senza più doversi preoccupare di non essere uditi. La chitarra “elettrica” fu portata alla massima popolarità da Charlie Christian, che in soli tre anni ridefinì ruolo e tecnica dello strumento. Ispirato dalle linee dei sassofonisti, Christian riusciva a svolgere frasi a note singole innovative e piene di swing, in cui ben emergeva la componente blues delle sue origini texane. Passato in pochi mesi dall’anonimato alla fama internazionale, Christian semplicemente azzerò tutti gli stili strumentali a lui precedenti e divenne da quel momento il riferimento per tutti i suoi colleghi. Inoltre fu forse I’unico chitarrista a incidere sul linguaggio jazzistico perché Ie sue idee furono di fondamento allo sviluppo del be-bop. Disco consigliato: Solo Flight.
Michele Ariodante