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GIBSON ES-335 T - 1958



Tratto da Axe 55, Maggio 2001
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Gibson ES 335 T - 1958

Gli anni Cinquanta sono ricchi di novità per la chitarra elettrica e i modelli proposti dalla Gibson sono molti: dalle Super 400 CES e L-5 CES del ’51 alle Les Paul ed ES 295 nel ’52, il pickup “Alnico” pronto per la fine del ’53, il ponte regolabile Tune-O-Matic, le Les Paul Junior e Special, la ES 5 Switchmaster con tre pickup, la Byrdland con scala da 23 ½” e cassa meno profonda del solito e la più economica ES 350 T. Con gli ultimi due strumenti la Gibson introduce il nuovo concetto della "thinline", chitarra semiacustica a fascia bassa, maneggevole e leggera.

Mentre continuano i perfezionamenti della serie Les Paul con l’introduzione del pickup humbucking nel ‘57, si affaccia all’orizzonte una nuova linea che intende unire la classicità delle thinline e il sostegno delle solid body; nel 1958 è annunciato il primo modello di questo tipo: la ES 335 T.

Con due spalle mancanti arrotondate, una profondità delle fasce di appena 1 ¾” e due pickup humbucking, la ES 335 T nasconde internamente la caratteristica più importante: un blocco di acero che si estende dall’attaccatura del manico alla fine della cassa, di fatto rendendone solida la sezione centrale. Due buche a f e una bella finitura sfumata completano l’eleganza della chitarra. Il ponte è il Tune-O-Matic con attaccacorde a barra fissato sul blocco centrale. Il manico è di mogano con tastiera di palissandro a 22 tasti e i segnaposizione sono a punto. Sopra e sotto il blocco di acero interno, per migliorare l’aderenza con le tavole laminate e curvate superiore e inferiore, sono inseriti tasselli di abete. La larghezza della cassa, come per la ES 175, è di 16”. La giunzione del manico alla cassa è al 19° tasto, consentendo un facile accesso per tutta la lunghezza della tastiera. La scala è di 24 ¾”, la larghezza al capotasto di mm 43.

Il risultato è all’altezza delle aspettative, con una buona dose di acusticità fornita dalle porzioni vuote della cassa e maggiore sostegno rispetto alle archtop e alle thinline precedenti, con una versatilità che consente di approssimare sia il suono aperto di una semiacustica,sebbene con una minore profondità, sia l’aggressività di una solid body con meno enfasi sulle medie. Caratteristico di questa prima versione è il battipenna, che si estende oltre la cornice del pickup al ponte.

Questo esemplare della fine del 1958 mostra la patina ambrata che la vernice ha assunto con il tempo. Le parti metalliche sono nichelate; sull'esemplare mancano i coperchi dei pickup. La finitura Sunburst è standard e lo strumento costa, alla sua introduzione, $ 267,50, ma per $ 282,50 si può avere in finitura naturale, con la cassa in acero chiaro che contrasta con il mogano scuro del manico, rendendo questa versione la più desiderata dai collezionisti.

Per completare la gamma saranno introdotte la ES 355 T, con tastiera in ebano, parti metalliche dorate e segnaposizione a blocco in madreperla; la ES 345 TD con circuito stereo e Varitone a sei posizioni;la ES 355 TD-SV, versione stereo con Varitone della ES 355 T. La serie rappresenta uno dei maggiori successi della Gibson, adottata da musicisti blues, rock, jazz, con la ES 335 T che sfoggia le quotazioni più elevate.

È interessante notare come la ES 335 T, per la forma e il blocco centrale solido, sia quella che sembra più vicina alla concezione originale di Les Paul,con una straordinaria somiglianza con The Log, la chitarra da lui costruita nel lontano 1941.

Mario Milan

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