Alimentazione da tour!
da Axe n.77
Stavolta si parla del set up del……chitarrista
Una delle caratteristiche principali della professione di musicista è quella della discontinuità dell'attività lavorativa. L'impegno (nella maggior parte dei casi) non ha una cadenza costante nell'arco di tutto l'anno. Capitano periodi in cui si lavora poco, come d'inverno, quando la risicata attività concertistica è limitata per lo più a pub e locali, a differenza dell'estate quando succede di dover affrontare lunghissimi tour in lungo e in largo per tutto lo stivale o magari - i più fortunati - anche all'estero. Questa discontinuità dell'attività professionale provoca sempre un danno al nostro fisico (secondo dei casi può essere diverso), evidente in tutti i musicisti professionisti che si presentano ai nostri occhi o con la classica pancetta o secchi come manici di scopa! Un'alimentazione scorretta è la causa principale di questi problemi e gioca un ruolo chiave anche nel musicista, non solo dal punto di vista della salute, ma anche nell'aspetto estetico (non dimentichiamo che un concerto è anche uno "spettacolo" e non se ne può più di vedere musicisti sui palchi con la solita camicia larga sblusata sopra i pantaloni, con il patetico e inutile scopo di nascondere la... trippa! Il problema si presenta soprattutto quando si è in tour. L'alternanza di sonno e veglia è sempre sballata a causa dei continui spostamenti, ci si alimenta come si può mangiando schifezze negli autogrill, si sta troppo tempo seduti in automobile e, non ultimo, ci si "abbuffa" costantemente dopo i concerti, magari con il cantante o impresario di turno, cosicché arriviamo dopo due mesi di tour (magari ad agosto) a somigliare più a dei maialini sudaticci che a musicisti dall'immagine e aspetto gradevoli! Se non si ha una sufficiente informazione in fatto di alimentazione è facile cadere in questo errore, anche perché ci sono molti luoghi comuni a riguardo, vedi le innumerevoli "diete bizzarre" spacciate da alcune riviste "di salute" che, se non sono scritte da dietologi esperti, che ci abbiano prima esaminato, possono (nell'ottica di voler dimagrire) provocare più danni che benefici. Quindi, senza entrare nel dettaglio e senza aprire qui un inutile capitolo sull'apporto biologico dei cibi (per chi voglia approfondire l'argomento ci sono innumerevoli e autorevoli testi a riguardo), ecco alcuni consigli dietetici da tenere sempre a mente, soprattutto quando si va in tour!
1) Quando si è in albergo fare sempre colazione cercando di evitare gli inutili cornetti alla crema, ma preferendo possibilmente dei cereali integrali da "affogare" in una tazza di latte, magari parzialmente scremato.
2) Quando si viaggia per molte ore in auto, con o senza aria condizionata, bere molta acqua fresca; bevande integrate da sali minerali non sono necessarie, si può comprare in farmacia un integratore di magnesio e potassio: ci sentiremo subito più pimpanti oltre che sufficientemente idratati.
3) Uno dei problemi maggiori è rappresentato dal famigerato autogrill. In genere in questo tipo di posto troveremo tutte le cose dalle quali è meglio che un bravo e bel chitarrista stia alla larga! Panini con salumi di vario tipo, biscotti inutili e gelati al cioccolato rappresentano una "mazzata" che peserà negativamente sul totale del fabbisogno calorico della nostra giornata da musicisti. Meglio prendere solo un caffé e fermarsi invece per pranzare al ristorante più vicino, fuori dall'autostrada; il musicista più anziano in genere ha sempre una "mappa" dei ristoranti buoni ed economici... Provare per credere!
4) Preferiamo i carboidrati a pranzo, tipo pasta e pane, senza esagerazione; per secondo un piatto proteico (pollo, pesce o manzo magro) accompagnato da un'insalata. Attenzione però: se il ristorante ci sembra "sospetto" per la pulizia, rinunciare al contorno (sigh)! Questo pasto fornirà l'energia necessaria per affrontare il resto della giornata fino al concerto, anche se è consigliabile sorseggiare, ad esempio, del latte fresco di tanto in tanto mentre si viaggia.
5) Mangiare qualcosa prima del concerto è di fondamentale importanza; va benissimo un panino, magari riempito con una scatoletta di tonno, e un frutto (banana): consumati poco prima di suonare, ci daranno energia per almeno due ore. E suoneremo anche meglio!
6) L'ultimo accorgimento è quello di fare molta attenzione al pasto notturno post-concerto. È preferibile pasteggiare limitando l'uso dei carboidrati (pasta, pane) e scegliere invece le proteine nobili [che gli arciduchi ci vedano meglio?! Ndr] del pesce e delle carni magre. Il conto sarà sicuramente più salato, ma la nostra salute e il nostro aspetto esteriore ne trarranno certamente giovamento.
Ci troveremo così ad aver affrontato tutto il tour senza troppo stress e magari con un fisico in forma, pronti per una nuova... avventura (musicale)!
Salvatore Russo