In ricordo di JJ Cale

Fabrizio Dadò, direttore di Axe

John Weldon Cale se n’è andato per problemi cardiaci il 26 luglio scorso in un ospedale di La Jolla in California. Noto come JJ Cale, nato nel 1938 a Oklahoma City e cresciuto a Tulsa, sempre nell’Oklahoma, musicalmente attivo dalla fine degli Anni ’50, ha prodotto tra il 1972 (Naturally, A&M) e il 2009 (Roll On, Rounder) una quindicina di album a suo nome, più alcuni in collaborazione con altri artisti, come il premiato Road To Escondido (Reprise, 2006), insieme a Eric Clapton e con ospiti Doyle Bramhall II, John Mayer, Derek Trucks e Albert Lee.

Sembrerebbe una doverosa nota sulla scomparsa di un artista che forse per buona parte dei chitarristi non ha molta importanza ricordare. Ma JJ Cale è stato, nel suo “piccolo”, un vero gigante, autore di testi e musiche per canzoni memorabili rese però famose da altri musicisti: After Midnight (Eric Clapton), Call Me The Breeze (Lynyrd Skynyrd, John Mayer), Sensitive Kind (Santana), Bringing It Back (Kansas), Angel (ancora Clapton), per non parlare dell’“inno” Cocaine, incluso il riff reso poi famoso da Clapton (da notare la somiglianza con la prima parte di quello di Sunshine Of Your Love dei Cream).

JJ Cale

Dotato di uno stile chitarristico scarno, ma elegante e personale, esponente del cosiddetto Tulsa sound, fatto di blues, rockabilly e country, anti-eroe per eccellenza della scena rock (rifiutò una promozione televisiva appena seppe che avrebbe dovuto cantare in playback), Cale con il suo stile laid back (rilassato) ha influenzato, e non solo come autore, generazioni di chitarristi: per citarne qualcuno, Mark Knopfler, che lo ascoltava nell’età dell’apprendimento musicale, Clapton dagli Anni ’70 in poi, e Neil Young, che nella biografia Shakey (J.McDonough - Vintage Press, 2002) definisce Cale e... Jimi Hendrix i due “migliori chitarristi elettrici” che abbia mai ascoltato!

Disponendo di qualche euro e non sapendo molto di Cale, consiglierei almeno l’ascolto di un’antologia come Special Edition (Mercury), originalmente uscita nell’84, e del citato Road To Escondido con E.C.

Qualcuno si chiederà: “Perché JJ Cale e non JW Cale”? Pare che il nomignolo JJ sia stato attribuito a John Cale negli Anni ’60, quando lavorava al Whisky a Go Go di Hollywood, per non confonderlo con il John Cale dei Velvet Underground!

Fabrizio Dadò

 

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