La Pro-EQ Platinum ha funzioni di preamplificatore, equalizzatore e D.I.: guadagna una menzione di merito per l’elegantissima confezione!
Ai lati sono poste le uscite e le entrate: a destra troviamo l’input (jack da 1/4”, impedenza 10MOhm) e l’ingresso per un eventuale alimentatore (9V, non incluso); a sinistra l’uscita bilanciata (XLR; impedenza 600 Ohm) e due sbilanciate (jack da ¼”; impedenza 1 kOhm): fra queste ultime, la seconda è denominata tuner/send ed è influenzata solo dal gain, essendo posizionata a monte dell’equalizzazione; è utile per collegare un accordatore o per registrare.
L’unità, oltre al citato alimentatore esterno, può essere alimentata con una pila da 9V (non fornita) oppure via Phantom Power, che, quando presente, scollega automaticamente la pila. Tutti i controlli sono posti in bella vista.
Appena connessa la chitarra, dobbiamo assicurarci di calibrare al meglio il guadagno d’ingresso per evitare distorsione, regolando la manopola Input Gain e tenendo d’occhio il LED clip/low battery: la medesima lucina segnala anche l’esaurimento della pila ed è posta vicino a un altro LED che si accende in presenza dell’alimentazione Phantom. Un’accurata regolazione del gain permette di utilizzare al meglio il controllo Smooth, che ha la funzione di “ammorbidire” il suono quando suoniamo forte, specie in strumming: si tratta di un compressore che agisce sulle frequenze acute.
Passiamo quindi a esaminare la sezione di equalizzazione, che è presa in prestito dal Fishman Prefix Plus montato a bordo di numerose chitarre acustiche elettrificate. Per combattere l’odioso feedback, la Pro-EQ Platinum è equipaggiata con due diversi controlli: il potenziometro Notch interviene sulle note più basse (dal mi al sol# della sesta corda); se il feedback interessa questo range, non dobbiamo far altro che girare il Notch fino a che quest’ultimo non “buchi” la frequenza interessata. Lo switch Phase è invece dedicato a combattere il feedback sulle frequenze medio-basse (dal la sulla 6ª corda in poi): questo interruttore inverte la fase ed è efficace quando l’innesco è causato dalle vibrazioni della chitarra che si sommano a quelle dell’impianto d’amplificazione; invertendo la fase, invece di una somma si avrà... una sottrazione. Con l'occasione, ricordiamo come l'inversione di fase sia efficace contro il feedback quando sul palco... si rimane fermi!
E ora dedichiamoci ai controlli di equalizzazione: due slide sono dedicati a bassi e acuti, con escursione +/-12 dB e frequenze di cut-off rispettivamente di 60 Hz e 10 kHz; Brilliance è invece dedicato alle frequenze più alte, in modo da esaltare gli armonici e, appunto, la brillantezza. Nel dettaglio, si tratta di un passabanda centrato su 10 kHz (+/- 9dB) e con 7 kHz di ampiezza di banda. I medi sono semiparametrici, abbiamo cioè un controllo per decidere su quale frequenza intervenire (con un ampio range che va da 250 Hz a 5 kHz) e uno slider per l’esaltazione/attenuazione (+/-12dB); il Q (campanatura) è fisso a 0,5. Intervenendo sui due controlli, possiamo tagliare certe nasalità oppure scaldare uno strumento un po’ freddo; oppure, come ulteriore arma contro il feedback.
Concludiamo con gli interruttori Pre/Post e Ground/Lift; il primo interviene sull’uscita bilanciata, ponendola a monte o a valle dei controlli d’equalizzazione: se infatti siamo coadiuvati da un fonico... attendibile, a cui affidare pieno controllo sul suono, basterà mettere lo switch su Pre per bypassare l’EQ del Fishman, lasciando attivi solo Gain e Phase. L’interruttore Ground/Lift permette di eliminare i rumori derivanti da anelli di massa (ground loop). La Casa tiene a precisare che questo interruttore funziona anche quando stiamo usando l’alimentazione Phantom.
Finalmente colleghiamo la chitarra e assaggiamo la qualità del Pro-EQ Platinum: il suono è corposo, bello: viene conferito un certo calore, vero e non artefatto come a volte succede. Provando a volumi abbastanza alti e in un ambiente non proprio enorme siamo subito soggetti a feedback (che poi è proprio quello che volevamo per testare l’antifeedback!): per fortuna pare che il doppio sistema Notch + Phase funzioni bene, basta un po’ di pazienza e il potenziometro elimina chirurgicamente la frequenza disturbatrice.
Procediamo in fingerpicking…una mano sulle corde e una all’equalizzazione; la prima cosa che colpisce è la bellezza degli acuti: i controlli Treble e Brillance ci aiutano a trovare un compromesso più che gradevole, con acuti presenti, ficcanti ma non ferrosi o spigolosi. Anche suonando variando la dinamica (da arpeggi leggeri a strappate blues) gli alti non sono mai fastidiosi e più che soddisfacenti. Come detto in precedenza, è la qualità sonora generale a essere buona: l’impressione è che l’unità Fishman, anziché essere del tutto neutra, infonda un gradevole e caldo ammorbidimento al timbro amplificato. Efficace l’intervento del controllo Smooth, utile per mitigare eventuali asprezze plettrose.
Siamo quindi di fronte a un prodotto di tutto rispetto; come unici nei, rimangono il prezzo di listino un po' elevato e la sensazione che un secondo controllo dei medi avrebbe giovato per completare ancora meglio la sezione di equalizzazione ed espandere le possibilità di intervento timbrico.
Luca Ferrara, Maurizio Parri