immagine rappresentante un chitarrista

TECH 21 SANSAMP PARA DRIVER DI


Tratto da Axe 120, Aprile 2007
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Com’è evidente dal nome, l’unità Tech 21 è basata sulla tecnologia SansAmp, consistente in una circuitazione analogica che si propone di emulare una pre-amplificazione valvolare, col calore e la caratteristica compressione che ne conseguono; è compresa anche un’emulazione di cabinet ripreso da più microfoni: la manopolina Blend permette di mixare il suono diretto del pickup con quello processato dal circuito.

Il Para Driver DI è attivabile tramite un footswitch a cui è collegato un LED rosso: da notare che, a LED spento, i controlli tonali e l’emulazione valvolare vengono bypassati e l’unità si trasforma in una “semplice”

D.I. Due le uscite, bilanciata (jack da ¼”) e sbilanciata (XLR), con impedenze rispettivamente di 600 Ohm e 1 kOhm, un’entrata per jack da 1/4” (impedenza 4.7 MOhm) e un’uscita parallela, direttamente connessa all’Input, utile per esempio per un accordatore.

Per l’equalizzazione abbiamo quattro controlli: per acuti (+/-12 dB a 3,2 kHz), bassi (+/-12 dB a 80 Hz) e per i medi semi-parametrici (con range da 170 Hz e 3 kHz, +/-16 dB); ovviamente c’è anche il potenziometro del livello di uscita del segnale (Level) più un Drive che controlla il guadagno e l’eventuale overdrive (a questo proposito aggiungiamo che il Para Drive non ha nessun LED per segnalare il clipping).

Per controllare il livello d’uscita ci sono due switch (uno per l’uscita sbilanciata e uno per quella XLR), posizionabili su Line (0 dB) o Instrument (-20 dB per la bilanciata; -10 dB per la XLR): la prima posizione è utile ad esempio per entrare direttamente in un mixer, la seconda se ci colleghiamo a un amplificatore per chitarra.

Il Para Driver DI non ha un vero e proprio sistema anti-feedback, possiamo però arrangiarci regolando i medi semi-parametrici e/o i bassi. L’unico inconveniente è che, procedendo in questo modo, eliminiamo il feedback rinunciando però a ulteriori regolazioni.

Lo switch Phantom & Ground Connect va attivato in presenza di alimentazione Phantom: stavolta (a differenza della Fishman Pro-EQ Platinum) l’interruttore Ground/Lift non è indipendente dalla Phantom. Oltre all’alimentazione Phantom, il Para Driver DI prevede anche quella a pila (9V, non inclusa) o con alimentatore esterno opzionale.

Per poter giudicare meglio la qualità dell’oggetto dobbiamo intenderci sulla destinazione d’uso: per l’utilizzo live solista-fingerstyle non sembra avere quei requisiti di profondità e trasparenza sonora ricercati dai fingerpicker più esigenti, dato che l’intervento del circuito di emulazione appare intervenire troppo pesantemente sul timbro dello strumento; è anche insufficiente la dotazione anti-feedback. Tuttavia, trova un uso giustificato se si vuole usare la chitarra acustica nell’ambito di una band ad esempio con un leggero crunch.

Tutto cambia in registrazione: in home studio, connessa direttamente all’interfaccia audio, la scatolina riesce magicamente a infondere calore e a mitigare le asprezze del pickup, con un intervento, specie nelle tessiture acute, davvero soddisfacente e una gradevole e naturale compressione; i cantini suonano grossi e corposi, gli accordi equilibrati e non impastati: giusto le note più basse sono forse un filino troppo ammorbidite.

In conclusione, se l’utilizzo live presenta alcuni limiti, è nell’home recording che il prodotto SansAmp, in linea con la filosofia e gli standard qualitativi della Casa, rivela il suo valore, a fronte però di un prezzo di listino un tantino salato.

Luca Ferrara, Maurizio Parri

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