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Ibanez S520-WK

Tratto da Axe 190




Ibanez S520-WK

Lo dico subito, sicché non si creino dubbi su certi miei toni a seguire: se c’è una serie Ibanez che mi attira sin da quando Frank Gambale ne suonava gli antesignani modelli (540S) prima di averne uno a suo nome, questa è la serie S. Inizialmente, S per Saber... Tra la spigolosa Power e la rotondetta Radius (radice delle JS a venire) era però la “sottiletta” Saber che mi faceva battere il cuore negli Anni ’80: corpo aggraziato, leggero e risonante in mogano, sottile manico avvitato in acero, ponte vibrato locking, scala da 25 1/2” e due potenti humbucker. Bene, ai nostri giorni la serie S continua a incarnare quel concetto.

 

Sorrisi al manico Si prenda la S520 made in Indonesia di questo test: appunto, corpo aggraziato, leggero e risonante in mogano, manico in acero Wizard III, vibrato Edge Zero II, scala da 25 1/2” e due humbucker IBZ INF1 (al manico) e INF2 (al ponte). La finitura opaca a poro aperto WK (Weathered Black, segnata dalle intemperie, dice il vocabolario; l’altra disponibile è la Blackberry Sunburst) è di colore nero coprente; penetra per qualche frazione di millimetro nel legno (sì, l’abbiamo scalfita dove non si nota, speriamo che la Casa non se ne accorga...). Di certo conferisce allo strumento un look “tosto” ed è valida ai fini sonori, ma non sarà resistentissima a urti e usura da contatto. Cromato e nero anche l’hardware. La tastiera è in palissandro, un po’ poroso, con 24 tasti jumbo ottimamente rifiniti. Continua a leggere qui...

Fabrizio Dadò

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