Billy Sheehan
Holy Cow!
Mascot Records
Axe 143
Pur essendo il disco solista di uno dei più grandi bassisti in circolazione, protagonisti di Holy Cow! sono i pezzi che lo compongono, e non i virtuosismi di Sheehan come ci si potrebbe aspettare. Nel complesso l’album suona piuttosto godibile, a parte qualche chorus scontato e un paio di brani che sembrerebbero essere stati scritti solo ed esclusivamente per ottenere il maggior numero di passaggi radiofonici possibili. Al di là di tutto però, di cose buone nel cd ce ne sono eccome. A Lit’l Bit’l Do It To ‘Ya Ev’ry Time è un rock blues che si avvale dell’estro solistico di Billy F. Gibbons (ZZ Top), un pezzo sanguigno che si contrappone alla progressione prog in apertura di A Bloodless Casualty. Bello anche il brano in compagnia di Paul Gilbert (Dynamic Exhilarator) e i due che vedono la collaborazione di Simone Sello (che ha anche curato la registrazione e parte della produzione del lavoro) e Doug Pinnick (King’s X): Two People Can Keep A Secret (If One Of Them is Dead) e Turning Point.
Matteo Roccia