Lynch Mob
Smoke and Mirrors
Frontiers Records 2009Tratto da Axe 150, Febbraio 2010
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Se c’è un chitarrista che ha fatto scuola quello è certamente George Lynch. Negli anni in cui l’axe man militava nell’omonimo gruppo del singer Don Dokken, ha avuto modo di lasciare ai posteri più di qualche assolo da antologia, dimostrando a tutti come si poteva unire un’ intenzione chitarristica virtuosistica al radiofonico rock americano.
Smoke and Mirrors segue a ben sei anni di distanza la compilation REvolution, e per il ritorno sulle scene il vecchio George ha richiamato in line- up il figliol prodigo Oni Logan, cantante tra i più duttili in circolazione.
Gli ottimi musicisti però non riescono a salvare un disco deludente, privo di originalità e di verve compositiva. A nulla servono gli splendidi soli di chitarra (snocciolati nel cd con molta parsimonia), così come non bastano lo shuffle “furbetto” di Madly Backwards, l’heavy di We Will Remain o
l’acustica Title Track.
Smoke and Mirrors mostra una band stanca ed appannata, che almeno per il momento non ha più nulla da dire.
Matteo Roccia