Maurizio Solieri ha segnato parte della storia chitarristica italiana. Oltre ad essere stato uno straordinario autore di canzoni (Canzone, C’è chi dice no, Lo show o Dormi, dormi, solo per citarne alcune), ha rappresentato per decenni il prototipo nostrano del chitarrista rock. Soli dal sapore rock blues, memorabili linee melodiche e riff “durissimi” per gli standard della musica leggera italiana hanno caratterizzato la trentennale carriera di un artista che ha influenzato intere generazioni di axemen.
Volume I nasce dall’esigenza di produrre un disco che sia il resoconto di un percorso complesso, incentrato tanto sulla ricerca strumentale quanto sull’aspetto autorale dell’essere musicista.
Ecco quindi dieci brani, cinque strumentali e cinque cantati, le cui influenze spaziano da Eric Clapton agli Stones, passando per Sting e gli Zeppelin. Tra i pezzi che più ci interessano figurano sicuramente Blues In B Minor (evidenti qui i rimandi a Gary Moore) e la struggente Endless Lover.
Matteo Roccia