A Kaki King bastò un secondo album ben scritto per passare dalle metropolitane newyorkesi ai palchi dei più importanti festival del mondo.
Legs To Make Us Longer impressionò e colpì soprattutto gli amanti della sei corde acustica. Chissà se la King potrà contare ancora sul sostegno di quegli stessi appassionati. Junior continua infatti il percorso verso il “cantautorato” iniziato già con i precedenti lavori, privilegiando stavolta sonorità elettriche.
Dal punto di vista chitarristico è importante sottolineare soprattutto il sapiente utilizzo di alcune accordature aperte, e la capacità di incastrare sezioni ritmiche dall’incedere rock con effettati arpeggi new age.
Lasciano a desiderare invece le escursioni solistiche presenti in alcuni brani (come nel singolo The Betrayer), molte parti cantate e alcune “dissonanze” negli arrangiamenti. Decisamente meglio agli esordi.
Matteo Roccia