Dopo 10 anni arriva finalmente anche in Italia il bellissimo Live At Budokan di Malmsteen registrato durante il tour di Seventh Sign (1994), con una band degna di nota: Mike Vescera (voce), Mike Terrana (batteria), Barry Sparks (basso) e Mats Olausson (tastiere). Inizialmente era in formato VHS, esclusivamente per il mercato nipponico. Il DVD, oltre al concerto, ospita 3 interviste, le stesse che appaiono nei 3 video didattici Pony Canyon. Presente anche il videoclip di Forever One e il menù diviso per argomenti.
Aprono le danze Never Die e un'eccellente Bedroom Eyes che lascia spazio a un'improvvisazione hendrixiana prima di arrivare alla veloce Rising Force. Vescera sembra aver voce infinita e parte all'attacco con Bad Blood e Forever One. Proseguiamo con Pyramid Of Cheops ed ecco un inedito Malmsteen, che, dopo averci mostrato tutte le bellezze della sua Stratocaster nell'intervista precedente, suona con una Gibson Flying V modificata con 3 single coil e tastiera scallopped: da non perdere, è la prima e l'ultima volta che Malmsteen suona live con una Gibson.
Arriviamo così al drum solo di Terrana che mostra una notevole padronanza della doppia cassa, poco prima di Seventh Sign; devastante il solo di chitarra. Seconda intervista sul lavoro di Yngwie, e poi la puntuale Ichi Ban di tutti i concerti. Segue You Don't Remember I'll Never Forget, per lasciare poi spazio al solo di Mats, più shred del solito. Bellissimo lo strumentale Brother, introdotto da un solo lacrimevole e bluesy, per sfociare poi nella furia chitarristica di Crash And Burn. Commercialissima Heaven Tonight, purtroppo sempre proposta in tutte le serate. La terza intervista (sulla composizione) introduce il cavallo di battaglia Black Star. Chiude la serata I'll See The Light Tonight.
Tutto il concerto è rimasterizzato molto bene e il suono è perfetto, meglio anche del più recente Live In Rio. Per quanto riguarda le interviste, è importante conoscere l'Inglese visto che i sottotitoli sono esclusivamente in... Coreano! Un DVD rivolto ai fan più accaniti di Yngwie, a causa del prezzo elevato. Rimaniamo in attesa che la Polygram si decida a ristampare anche i vecchi Live In Tokyo e In Moscow.
Jurij Gianluca Ricotti