Tutte le trascrizioni sono tratte dall'album Silence Followed by a Deafening Roar, Mascott 2008. Da Axe 131, Aprile 2008
Eudaimonia Overture
Impegnativo obbligato, l’ideale per mettere alla prova la nostra padronanza della pennata alternata e il nostro senso ritmico; la frase si muove diatonicamente in orizzontale. Anche questo esempio gioca con la metrica: gli incisi delle battute 2, 4 e 6 sono tali da disporre gli accenti ogni 3/8.
The Gargoyle
Ecco un modo di esporre i temi tipico di Paul Gilbert sin dai tempi dei Racer X: arpeggi a profusione eseguiti in string skipping; il pattern di plettrata consigliato, abbinato ai frequenti legati, aiuta a tenere il movimento del plettro il più possibile all’interno della coppia di corde (inside picking).
Eudaimonia Overture
Tornando a questo brano, Pablo si fa possedere… dal buon genio (nel titolo c’è un esplicito riferimento “socratico”: fate le vostre ricerche!) del tapping, sparando una spettacolare intro. In realtà, il pattern, che si regolarizza a partire dalla seconda battuta, è concettualmente semplice, basandosi su una formula di tre note per corda fra le quali la più acuta (al XIX tasto) è presa col tapping della mano destra, probabilmente avvalendosi sia dell’indice che del medio. La velocità, be’, è un altro discorso… Grazie all’ampiezza degli intervalli (in prevalenza di 4ª e di 5ª) il passaggio ha un forte sapore pianistico: merito di Emi? N.B.: non è difficile reperire su Internet una trascrizione dell’intro, che pur essendo accurata non riporta l’irregolarità iniziale; Axe è sempre meglio… [Maurizio Parri]
Silence Followed by a Deafening Roar
Il break in questione è un tipico esempio di Gilbertismo: la prima frase evidenzia il sapiente uso di Pablo della plettrata alternata combinata con la tecnica del legato; armonicamente nulla di straordinario, la frase si muove diatonicamente in tonalità di DO#m. La velocità di esecuzione... be’, è un altro discorso! Segue un’altro classico, con arpeggi spezzati eseguiti in string skipping. Da sottolineare l’aspetto metrico: il brano è di matrice prog e ricorda un po’ i Rush e un po’ Steve Morse; nella prima battuta l’accentazione cade ogni 3/16, per un totale di 4 gruppi di 3 semicrome.
Marco Cardona