Tutte le trascrizioni sono tratte dall'album Death Magnetic, Warner 2008. Da Axe 141, Marzo 2009
Broken, Beat & Scarred
Il riff che precede la strofa e quello che la accompagna è un perfetto esempio dell’eccellente songwriting dei Metallica. In pratica si tratta di riff uguali, suonati a ottave diverse; la particolarità sta nella pausa di croma e nella minore quantità di terzine quando inizia la strofa. Questi dettagli insieme alla batteria sono i “padri” del groove di riff come questo.
The Judas Kiss
Semplice e efficace riff in 3/4 per la strofa di questo brano. Prendiamo nota del pull-off nell’ultima battuta, facendo attenzione che la quarta e quinta corda non risuonino appena dopo lo stesso.
The Judas Kiss
Nello stesso brano, al primo ascolto il ritornello sembra più semplice di quello che è. Notiamo la differenza timbrica tra i cambi delle battute.
The Judas Kiss
Dallo stesso brano, la prima parte dell’assolo è classicamente Kirk Hammett: ripetizione di una semplice figura di terzine in pulloff. È suonato un po’ sporco e si sente una corda a vuoto ogni tanto, ma questo non lo rende più semplice, e sarebbe decisamente meno bello se fosse tutto… pulitino. Notiamo la diteggiatura nelle prime 3 battute: sì, deve avere un tocco sporco, ma non tra i cambi di posizione; proprio per questo la diteggiatura diventa importante!
The Day That Never Comes
L’arpeggio iniziale nell’intro è semplice, ma richiede comunque attenzione ai cambi della posizione, che non si devono avvertire: tutto deve suonare fluido.
The Day That Never Comes
La strofa dallo stesso brano è davvero tipicamente Metallica. Il timbro squillante dell’acustica richiama il suono di classici come One e Fade to Black. Questo arpeggio è impegnativo da suonare, a causa della melodia interna all’arpeggio stesso. Abbiamo aggiunto la diteggiatura che è di grande importanza per suonare bene la strofa. La regola generale sarebbe quella di non fermare mai le note della seconda e terza corda (si e sol), che devono risuonare fino a quando la corda non verrà suonata di nuovo, altrimenti la melodia va… a farsi benedire. L’arpeggio è da suonare con plettro alternato.
The Day That Never Comes
Nella medesima traccia, il bridge di “twin guitar” è un ritorno alle radici dei Metallica. Decisamente ispirata ai Thin Lizzy, questa parte richiede precisione da parte dei due chitarristi, in particolare nel bend che per la prima chitarra è di un tono intero, mentre è solo di un semitono per la seconda chitarra.
The Day That Never Comes
Concludiamo con l’assolo dallo stesso brano che è di nuovo un ottimo esempio dello stile di Hammett. La stessa semplice figura viene ripetuta 4 volte, per poi spostarsi di un gradino su sulla scala e ripetersi di nuovo. È indispensabile suonarla col pletraggio alternato.
Henrik "Guf" Rangstrup