La tana del drive
Gli effetti giunti in redazione marchiati Mad Hatter Stompboxes sono due: il the Twin Screamers e il the Rat and a long tale. La filosofia di partenza che si cela dietro a questa produzione è la ricerca della fedele emulazione di due pedali che hanno fatto la storia dell’effettistica per chitarra come l’Ibanez TubeScreamer per il primo (circuito del 1980) e il ProCo Rat per il secondo; ma ammettiamo che si capisce alle prime note come questo cappellaio matto ci tenga molto a dare una sua particolare versione dei suddetti effetti. In ogni caso, dobbiamo fidarci - e perché mai non dovremmo... - delle caratteristiche dichiarate, non essendo stato possibile accedere all’interno degli effetti.
Sui due pedali, solidi e di medie dimensioni, sono riprodotte delle illustrazioni più che ispirate al celebre libro di Lewis Carroll, su un fondo bianco sporco per il Twin e arancione per il Rat. Accattivanti e in tema, ma non proprio chiarissime, le scritte in carattere corsivo. Non abbiamo altra scelta che entrare nella tana del Bianconiglio...
Double scream!
Partendo dal the Twin Screamers notiamo subito che la caratteristica principale dell’effetto è nell’essere esattamente doppio. Prendendo spunto dall’abitudine di molti chitarristi che hanno usato due TubeScreamer o, in generale, due overdrive collegati in serie, Mad Hatter propone direttamente un pedale con due circuiti identici e indipendenti tra loro; per usufruire dell’effetto singolo, basta accendere uno solo dei due footswitch (è disponibile anche una versione realmente “single” chiamata the Mad Screamer).
Per quanto riguarda i controlli, abbiamo, in doppia serie, potenziometri Level, Tone e Drive (posti in verticale), il robusto footswitch citato e un minuscolo switch che permette di passare dal clipping simmetrico (come nell’originale TS808) a quello asimmetrico, per esaltare le armoniche pari e avere un suono più ricco e rotondo. Il pedale è true-bypass, alimentato a pila (9V) o con alimentatore (non incluso). Un LED blu luminosissimo segnala l’accensione.
Il primo passo è stato quello di provare l’effetto insieme alla reissue del pedale originale a cui s’ispira, e dobbiamo ammettere che siamo rimasti felicemente colpiti: a parità di regolazioni, i pedali sono pressoché identici; forse il Twin, che stiamo usando singolarmente, porta con sé un pizzico di gain in più, ma la voce morbida e pastosa è del tutto simile a quella dell’Ibanez. Le premesse del Costruttore sembrano quindi mantenute e non staremo qui a ripetere gli elogi usualmente destinati a questo genere di overdrive. Insomma, dal punto di vista della semplice emulazione siamo già di fronte a un ottimo lavoro; ma sappiamo che le risorse del The Twin Screamers sono almeno... doppie!
Prima ancora di azionare tutti e due i circuiti, le nostre riflessioni su un pedale doppio come questo valorizzano il prodotto: minimo ingombro in pedaliera, funzionalità “doppia” dell’effetto con la possibilità di avere due preset “salvati” e “richiamabili” separatamente. Pensando per un attimo di non usarli insieme (come sicuramente è normale e spontaneo fare), saremo in grado di preparare due suoni diversi, magari un lieve crunch per le parti ritmiche e un overdrive con molto più gain e livello d’uscita per l’assolo. Semplice quanto desiderabile.
Tornando con le orecchie ad assaggiare il the Twin Screamers, sentiamo subito come la distorsione rimanga sempre cremosa anche quando spingiamo il Drive al massimo, anche su tutti e due i circuiti. Possiamo anche usare i due effetti come un doppio booster per far saturare fino a un caldo crunch il nostro ampli valvolare: la sensazione di pienezza sonora è davvero appagante.
Inserendo lo switch che varia il tipo di clipping, notiamo come in effetti il suono si ingrossi e diventi più corposo, con un leggero aumento del livello d’uscita. Nell’intervento dello switch abbiamo riscontrato alcune volte un rumore, amplificato dall’ampli, che ne accompagna l’attivazione. Per tutti gli altri versi il pedale è invece molto silenzioso.