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Infine c'è una sorta di guanto protettivo formato da cambio, che presiede alla crescita del tronco, libro, porzione ricca di vasi fibrosi, e corteccia.


In queste tre sezioni la parte più interna è formata da cellule che col tempo muoiono cristallizzando; poi c'è quella, formata da lignina e cellulosa, attraversata dai vasi che conducono l'acqua e le sostanze nutritive (quando il legno è tagliato appaiono come venature) e infine lo strato esterno che culmina nella corteccia e che ha il compito di nutrire e proteggere il tutto allo stesso modo del grasso esterno e della pelle nel nostro corpo. Man mano che l'albero cresce, le tre sezioni crescono in proporzione.Insieme all'acqua, l'albero assorbe anche una quantità di minerali e, secondo le condizioni climatiche e la struttura delle cellule della specie cui appartiene, varia la quantità di acqua e di minerali assorbiti, nonché la percentuale di resine e sostanze oleose contenuti nelle fibre. Quando il legno viene tagliato le fibre,asciugandosi, perdono acqua formando un'infinità di minuscole "camere tonali" che, in base alla loro densità, tendono, se sottoposte a vibrazioni, a esaltare o attenuare certe frequenze; quindi più acqua è stata assorbita crescendo, più risonante sarà la tavola, mentre un'eccessiva presenza di minerali, oltre ad aumentare il peso specifico, aumenta la rigidità, riducendo la capacità di risuonare. La struttura interna tipica di una determinata specie, con le proprie risonanze, determina il timbro base. Più un materiale è rigido, più tende a risuonare a frequenze alte. Una classificazione in base alla rigidità dei legni più conosciuti darebbe la seguente classifica, partendo da quelli con densità più elevata: Ebano, Acero (Hard Rock Maple), Palissandro, Frassino (Swamp Ash), Mogano, Ontano, Tiglio, Pioppo, Cedro, Abete. Naturalmente si tratta di una classificazione molto generica; infatti esistono diversi tipi di Palissandro brasiliano, ad esempio, ognuna con proprie caratteristiche di resistenza, peso, risonanza e contenuto di minerali; lo stesso vale per il Mogano, con circa duecento tipi presenti in America del Sud, Africa e Asia, con caratteristiche molto diverse fra loro. Le condizioni di crescita sono importanti, infatti il Frassino di palude (Swamp Ash), assorbendo molta acqua, una volta che asciugandosi la perde è più leggero e risonante di altri legni, con un suono più profondo, e può risultare anche meno pesante di un Mogano le cui fibre siano troppo ricche di minerali (Mogano che, in questo caso, sarebbe più adatto per costruire belle porte o tavoli che chitarre, mentre alcuni tipi di Frassino, rigidi e pesanti, sono ottimi per fabbricare panche di eccezionale robustezza). Quelle che abbiamo visto sono alcune delle caratteristiche che determinano le qualità sonore dei legni, ma ci sono altri aspetti che vanno considerati. Ogni specie è caratterizzata da diversi contenuti di essenze aromatiche, oleose e minerali, dalle quali dipende una maggiore o minore facilità di lavorazione, le Conifere, ad esempio, come Pino, Abete Rosso, ecc.,  hanno fibre meno porose di legni come il Mogano, che per questo è più difficile da verniciare; il Palissandro ha una più alta percentuale di essenze oleose e di silice e alcuni tipi ne hanno un tale contenuto da rendere praticamente impossibile l'uso di colle, impedendone l'uso se non per oggetti monoblocco; il Padauk pone problemi simili che ne rendono difficile l'uso pur avendo una tale risonanza da essere usato, in India, per costruire campane; l'Acero figurato, apprezzato per le belle venature e il suono chiaro e ricco di sostegno, ha però una maggiore tendenza a spaccarsi.

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