È ora di ricorrere nuovamente al nastro per proteggere la parte interessata. Con una lima si procede al taglio del capotasto, tenendo per il momento d'occhio la sola posizione dei solchi.
Man mano che si procede ai tagli, si verifica la corretta distanza tra i solchi, che deve tener conto dei diversi spessori delle singole corde. Si può notare che il si e il sol qui vanno distanziati meglio.
Scendendo col taglio si apportano leggeri adattamenti consecutivi, avvicinandosi alla soluzione desiderata. Errori irreparabili comporterebbero il rifacimento del capotasto.
A volte l'occhio non basta. Un compasso aiuta... La posizione dei tagli deve possibilmente seguire l'andamento della curvatura della tastiera.
Ed ecco il nuovo capotasto con i solchi scavati e correttamente distanziati; l'altezza dei tagli va regolata a occhio (e dita), facendo riferimento ai primi due tasti e alle richieste del chitarrista.
Inserite tutte le corde nei solchi si verificano la larghezza e la profondità dei tagli, che vanno lievemente inclinati verso la paletta; la corda deve essere stabile frontalmente...
... e relativamente mobile trasversalmente uscendo dal capotasto verso la paletta. Si maschera di nuovo la parte interessata, prima di procedere all'asporto dell'eccesso di materiale in alto.
E quindi... mano alla lima fino al raggiungimento del risultato voluto. Alla fine dell'operazione le corde dovranno sporgere dalle sedi per circa la metà del loro diametro.
Sembra fatta. Ora bisogna accordare per bene, fare lo stretching alle corde, regolare action e intonazione...
Lievi ritocchi sono ancora possibili a fronte di residui "miagolii". Nonostante le meccaniche ad altezza calibrata, un alberino per abbassare i cantini sulla paletta non guasterebbe...
Visto che ci siamo... ottimizziamo! Si rismonta il manico per inserire uno spessore e inclinare lievemente il manico in uscita dal corpo della chitarra.
Ecco fatto. Action, intonazione, prova dello strumento e... passare alla cassa, prego! La nostra Schecter è rinata: sustain, suonabilità, una bomba!
Testo e foto: Fabrizio Dadò
Consulenza tecnica: Piero Terracina