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Le chitarre acustiche

Per quanto riguarda gli strumenti acustici, oltre ai consigli visti per le elettriche e applicabili a classiche e acustiche, sarà opportuno innanzitutto verificare l’eventuale presenza di deformazioni della cassa. Nello specifico, la costante trazione delle corde applica una notevole forza al ponticello verso l’alto; se il ponticello non si scolla, nel tempo si potrà avere la tendenza ad un rigonfiamento della tavola nell’area dietro al ponticello e un avvallamento tra questo e la buca. In tal caso una valutazione degli interventi possibili e/o necessari presso il liutaio è d’obbligo.

Per riconoscere la natura di eventuali crepe sulla tavola, è sufficiente osservarne lo sviluppo: se la crepa è nel legno, questa seguirà la direzione delle venature; nel caso in cui invece la crepa sia solamente a livello della vernice, ciò non accade, anzi, la direzione che prende la crepa espandendosi appare del tutto casuale. Ovviamente il tipo preoccupante è il primo, non il secondo (se non da un punto di vista prettamente estetico).

Da non dimenticare è poi il controllo dell’inclinazione del manico rispetto alla cassa: se il truss-rod è correttamente regolato e il traversino del ponte è basso (sporge dal ponte per meno di un millimetro), ma ciò nonostante l’action risulta troppo elevata, ciò significa che il manico è troppo inclinato. Le cause possono essere due: un assemblaggio approssimativo (naturalmente più frequente su strumenti di fascia economica) o una deformazione subita nel corso del tempo. Nel secondo caso, il manico, piegandosi, va ad applicare una forte pressione alla tavola, causandone talvolta la deformazione (e quindi uno sfondamento tra buca e manico). Attenzione in questo caso, in quanto spesso il problema non è proprio risolvibile!

Un ultimo consiglio relativo alle acustiche d’annata: è possibile che, nel tempo, il pallino posto a uno dei capi delle corde consumi la piastra di rinforzo posizionata sotto il ponte. In tal caso c’è il rischio che, accorciandosi la distanza tra pallino e ponte, su questo poggi la parte di corda avvolta su se stessa. Il risultato sonoro non è di certo piacevole. Un rimedio provvisorio può essere l’inserimento di un altro pallino (la cui relativa corda verrà ovviamente rimossa) sopra quello incriminato, a mo’ di collanina.

Inutile osservare come ciò non sia che un palliativo momentaneo (col passare del tempo il secondo pallino consumerà ulteriormente la piastra di rinforzo). Meglio quindi rivolgersi ad un liutaio per risolvere realmente il problema.

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