Speciale Gibson
da Axe 102
L’automobile attraversò il ponte sul Delaware, procedendo verso Stroudsburg. I due uomini a bordo vedevano a stento la strada mentre una pioggia torrenziale si rovesciava sul veicolo, unendo asfalto e cielo in una sola, impalpabile, massa plumbea.
Ted aveva preso il volo per New York, dove lo attendeva Phil e ora viaggiavano insieme verso una remota capanna di caccia. Dalla mattina, dopo aver fatto colazione insieme, i due uomini si alternavano alla guida verso quella località isolata. La pioggia non aveva concesso tregua per tutto il giorno e faceva sembrare il viaggio interminabile. Fecero sosta presso un locale, prima che la strada s’inerpicasse sulla montagna. Phil chiese di telefonare. “Sono appena fuori Stroudsburg”, disse Mary, il marito prese la cornetta e fece, con tono gioviale: “Salve Phil, mentre cenate vi mando incontro Wally, da soli non ci trovereste…”
NASCITA DI UN MITO - CHITARRISTI E AVVOCATI
Il faticoso viaggio che Ted McCarty affronta, insieme a Phil Braunstein, avvocato di Les Paul (al secolo Lester Polfus), ha lo scopo di mostrare al chitarrista un prototipo della chitarra cui la Gibson sta lavorando da mesi. La casa verso la quale si dirigono, nel parco di Delaware Water Gap, in Pennsylvania, appartiene all’editore Ben Selvin, un amico di Les Paul. Il soggiorno è adattato a studio di registrazione e il luogo è stato scelto per fruire del silenzio e della tranquillità garantiti dall’isolamento. Presenti, oltre al chitarrista, sono la cantante Mary Ford e sua sorella Carol, seconda voce nelle esibizioni dal vivo. Wally Kamin, marito di Carol, suona il basso nel gruppo di famiglia. Les, che da anni tenta di convincere la Gibson a produrre uno strumento a corpo solido, viene cercato solo dopo che Leo Fender ha scosso il mercato con la sua Broadcaster; ma ora la chitarra è fra le sue mani e supera le sue aspettative. Ted spiega che l’idea è di attribuire al modello il suo nome: Les Paul. La stesura del contratto dura a lungo, e all’alba, dopo aver ripreso un po’ di energie con le uova e il bacon preparati da Mary Ford, Ted e Phil si rimettono in viaggio per New York, da dove McCarty telefona a Mr. Berlin per annunciare che la missione si è conclusa felicemente. Finalmente si può immettere sul mercato la Les Paul Guitar, un modello che, più che nella Storia, sarebbe entrato nel Mito.
SVILUPPI E POLEMICHE
L’episodio della presentazione della chitarra a Les Paul, secondo McCarty, sarebbe avvenuto nel 1950, ma è più probabile che sia avvenuto all’inizio del ’52. Secondo Les Paul, Maurice Berlin, presidente della Chicago Musical Instruments, cui all’epoca appartiene il marchio Gibson, nel 1951 affida l’incarico di contattarlo a un suo uomo di fiducia, Tom Carlucci. Poco dopo avviene un primo incontro fra il chitarrista, Berlin, Carlucci e l’avvocato Marv Henricson, durante il quale si definiscono approssimativamente le caratteristiche sonore che dovrà avere il nuovo modello a corpo solido e si stila una bozza di contratto. Successivamente Les Paul porta a Kalamazoo alcune sue chitarre, compresa la celebre The Log da lui costruita, affinché i tecnici le usino come riferimento. Probabilmente McCarty ha l’incarico di mostrare il prototipo finito e concordare i termini definitivi del contratto in caso di approvazione (si stabilisce per Les Paul il 5% del prezzo di fabbrica su ogni esemplare venduto). Per molti mesi i tecnici della Gibson conducono esperimenti con diversi tipi di legno, fino ad arrivare alla conclusione che l’equilibrio migliore fra sostegno, timbro e peso, si ha con una base di mogano e una tavola superiore di acero. I prototipi sono almeno una dozzina e hanno la tavola superiore piatta, compreso quello mostrato a Les Paul; ma poi alla Gibson si decide di adottare una tavola scolpita per conferire un aspetto più classico allo strumento e aumentare il vantaggio su eventuali concorrenti con meno esperienza e attrezzature atte a una simile soluzione (in fabbrica si allude spesso alla Broadcaster di Fender chiamandola semplicemente “la tavola”).