Per gli avvolgimenti si ricorre di nuovo allo standard del P 90, stesso filo e stesso numero di spire, ma suddivise a metà fra le due bobine. Il collegamento in serie garantisce la stessa resistenza di 8 kOhm +/- 20%. La calamita è dello stesso tipo di quelle usate per il P 90. Una bobina ha espansioni polari fisse, l’altra le ha regolabili, a vite. Un coperchio metallico (nichelato sulla Les Paul Model, dorato sulla Custom) con sei fori per le espansioni regolabili, scherma il pickup rendendolo ancora più silenzioso. Il timbro ricorda molto quello del P 90, ma è più rotondo in gamma alta e con bassi meno asciutti. Il coperchio addolcisce lievemente il suono e molti chitarristi rock preferiscono toglierlo per recuperare un pizzico di abrasività sugli acuti. Con le tecniche di allora si avevano sempre lievi differenze fra i due avvolgimenti e questo leggero sbilanciamento è da molti indicato come uno dei fattori che rendono i PAF più brillanti rispetto ai modelli successivi, costruiti con nuove macchine più precise che riducono tale differenza. Questo equilibrio fra calore e brillantezza caratteristico dei PAF è oggi perseguito con tenacia: costruttori come Seymour Duncan, Lindy Fralin, Gibson e Tom Holmes costruiscono deliberatamente le loro repliche migliori utilizzando vecchi macchinari d’epoca. Fra il ’59 e il ‘60 le bobine nere scarseggiano e un certo numero di esemplari monta bobine crema o miste nero/crema: sono noti come Full Cream, o Double White, e Zebra; essendo più rari hanno quotazioni maggiori. Nel 1961 sui PAF viene usata una calamita leggermente più corta in alnico 5 e dalla metà circa del ’62 l’etichetta Patent Applied For è sostituita con una recante la scritta Patent Number 2,737,842. Sulle chitarre degli anni Sessanta sono usati pickup minihumbucking (Deluxe) e Patent Number, leggermente diversi da quelli del ’63 (Custom e Standard). Dal ‘71 sono usati anche pickup a bassa impedenza su alcuni modelli, e dal ’74 cambiano le specifiche del circuito con valori diversi per i potenziometri. Specifiche simili a quelle dei vecchi PAF sono reintrodotte con il ’57 Classic degli anni ’90, con calamita in alnico 2 delle corrette dimensioni, ma impregnato. Nel 2003 ci si avvicina ancora di più con i Burstbucker, disponibili nelle versioni 1, 2 e 3 che riproducono rispettivamente esemplari di potenza bassa, media e alta, con bobine leggermente sbilanciate e non impregnate, come gli originali. I potenziometri sulle Historic sono ora CTS da 500k e i condensatori sono gli Sprague Black Beauty come su quelle d’epoca.
I MODELLI ORIGINALI - LES PAUL MODEL
1952 - Introdotta la Les Paul Model ($ 210 + $ 39,50 per la custodia). Corpo in mogano dell’Honduras con tavola superiore scolpita in acero del Michigan. Manico di mogano dell’Honduras con tastiera di palissandro brasiliano; segnaposizione in pearloid a coroncina, tasti sottili; larghezza al capotasto mm 43; scala 24¾”. Meccaniche Kluson Deluxe con palette a tulipano. Scritta Les Paul Model in caratteri dorati sulla paletta e logo Gibson in madreperla. Due pickup a singolo avvolgimento P 90 con coperchi di colore crema soap bar, fissati con due viti all’interno stesso delle cavità, con controlli individuali di volume e tono, selettore a tre posizioni. Attaccacorde/ponte a trapezio in soluzione unica, corde passanti al di sotto della barra. Disponibile con leva Bigsby. Parti metalliche nichelate. Fine 1953 ($ 225 + custodia). Angolazione manico/corpo accentuata. Attaccacorde/ponte in pezzo unico fissato sulla tavola con corde passanti verso l’alto.
1955 ($ 235 + custodia). Attaccacorde fissato sulla tavola. Ponte separato Tune O Matic con sellette regolabili.
1957 ($ 247,50 + custodia). P 90 sostituiti con due pickup humbucking Patent Applied For.
1958 ($ 247,50 + custodia). Tavola superiore book-matched con finitura Cherry Sunburst.
1959 Manico dal profilo più sottile e con tasti di spessore medio.
LES PAUL STANDARD
1960 ($ 265 + custodia). Il profilo del manico è ulteriormente assottigliato e la finitura cherry sunburst è più consistente grazie a una nuova formula per il rosso, dal colore lievemente diverso e soprannominato tangerine red o tomato red dai collezionisti. Sul catalogo appare la definizione Les Paul Standard.