LA LES PAUL MODEL
Il primo modello ad entrare in produzione, definito semplicemente Les Paul Model, ha il corpo composto da una base (back, fondo) di mogano dell’Honduras e da una tavola superiore (top) di acero con finitura dorata (gold top). L’attaccacorde, che inizialmente doveva essere quello a trapezio usato per le chitarre archtop, con ponte separato, è invece di un nuovo tipo, disegnato dallo stesso Les Paul, sempre a trapezio ma con una barra unica che funge anche da ponte per incrementare il sostegno. Il montaggio delle corde è “rovesciato”, rispetto a quanto previsto da Les Paul, in quanto le stesse passano sotto la barra anziché sopra per rendere possibile il muting con il palmo della mano destra, tecnica molto usata dal chitarrista. La Gibson aveva dovuto adottare quella soluzione per aver mal calcolato l’angolo d'inclinazione del manico rispetto al corpo: un errore costruttivo, corretto dopo alcuni mesi, che stupisce da parte di gente tanto esperta e su cui il chitarrista polemizzerà a lungo. La linea elegante ricorda quella di un'archtop in scala ridotta. La tavola di acero è sagomata con un andamento che ricorda il bordo di un piatto fondo rovesciato, facendo guadagnare a queste chitarre il nomignolo di Dish Top (profilo superiore a forma di piatto) in opposizione a quelle costruite negli anni Settanta, con una bombatura meno accentuata. Nel ’53 è adottato un ponte/attaccacorde fisso avvitato direttamente sulla tavola.
LA LES PAUL CUSTOM
Nel 1954 si introduce un nuovo modello, definito Les Paul Custom, dalla finitura nera (ebony) in contrasto con le parti metalliche placcate in oro. Nella posizione al manico appare un pickup definito semplicemente Alnico Pickup, appena concepito da Walter Fuller. Presso il ponte è collocato un regolare P 90. Le corde sono fissate a un attaccacorde fisso che però non funge più anche da ponte; questa funzione è affidata a un elemento separato con sei sellette regolabili (una per corda) per una più accurata intonazione (Tune-O-Matic). Il sistema è ideato dallo stesso Ted McCarty e sarà usato, dall’anno successivo, anche sulla LP Model. La tastiera della Custom è di ebano, con segnaposizione a blocco in madreperla. Su questo modello, definito dai collezionisti Black Beauty, manca la tavola di acero e il top è scolpito direttamente da un unico blocco di mogano; la ragione più probabile per questa scelta è la volontà di differenziare timbricamente le due chitarre; ma di nuovo Les Paul ritiene che i suoi suggerimenti siano stati disattesi, visto che la Custom avrebbe dovuto avere il top d’acero.
LES PAUL JUNIOR E SPECIAL
Ad affiancare i due modelli, sempre nel ’54, si aggiunge la Les Paul Junior, una versione interamente di mogano, con top piatto, finitura sfumata, tastiera di palissandro brasiliano con segnaposizione a punto e un solo pickup P 90 presso il ponte. Su questa chitarra si adotta il ponte/attaccacorde in blocco unico in uso sulla Les Paul Model in quel momento. La Junior mostrerà di non essere affatto inferiore alle altre della gamma, rivelando una voce potente, ma anche versatilità e grinta insospettabili in uno strumento tanto semplice. Nel 1955 un nuovo modello, definito Les Paul Special, si aggiunge a completare la gamma. È simile alla Junior, ma ha finitura beige e due pickup P 90. A questo punto la gamma è completa e per tutta la durata della produzione di questa che definiremo serie originale, la Les Paul Model e la Custom sono disponibili, dietro richiesta, con leva del vibrato Bigsby. Si aggiungono varianti dei modelli, con versioni di dimensioni ridotte (cassa di 3/4) dei modelli economici dedicate ai più giovani e perfezionamenti nell’hardware fino al 1960.
GLI ANNI '60 E '70 - DALLA LES PAUL ALLA SG
Nel 1961 l’intera linea è ridisegnata con corpo più sottile e doppia spalla mancante a punta. Sulla Custom e sulla Standard si adotta una leva del vibrato definita Vibrola, il cui coperchio si estende fino all’estremità inferiore del corpo. Sulla Special e sulla Junior, variante TV inclusa, rimane in uso l’attaccacorde/ponte in soluzione unica, sostituito, verso la fine del ’61, con una versione che ha una sorta di “cresta di compensazione” su cui passano le corde per migliorare l’intonazione. Rispetto alla serie originale, le nuove Les Paul hanno di fatto un suono diverso, con una minore capacità di sostegno, minore enfasi sulle medio-alte, una voce robusta ma in qualche modo più sottile sugli acuti e, in generale, meno autorevole. In compenso sono più versatili, leggere ed eleganti nella linea; la parte alta della tastiera è facilmente raggiungibile fino all’ultimo tasto; sono eccellenti nei suoni puliti, ma anche capaci di molta grinta in saturazione. Nel 1962 il contratto con Les Paul scade e il chitarrista, impegnato nella causa di divorzio da Mary Ford, preferisce non rinnovarlo, dichiarandosi anche insoddisfatto delle modifiche apportate alla serie senza il suo consenso. La Gibson decide allora di rinominare la serie usando la sigla SG, che sta per Solid Guitar.